Quando il maestro arrivava a scuola sempre solo si ritrovava.
Decise di andare dal Sindaco e si lamentava che gli alunni nessuno li accompagnava.
Il Sindaco gli promise che avrebbe indetto un Consiglio Comunale per capire perché a scuola nessuno si presentava.
Alla riunione nessuno partecipò e il Sindaco i Carabinieri chiamò.
Il Maresciallo indagò e la risposta al Sindaco e al Maestro portò.
A scuola nessuno andava perché studiare non premiava.
Il Sindaco ci pensò e il Maestro pensionò.
Poi venne il turno del maresciallo del medico e del farmacista che non servivano più e il Sindaco li tolse dalla lista.
Quando ricevette la lettera che anche il comune non serviva il Sindaco si arrabbiò ma il Ministro lo cacciò.
Crollò la scuola la caserma e il municipio allora i poveri presero i forconi e dal Governo scacciarono gli imbroglioni.
Un nuovo Governo si formò la scuola si ricostruì il Comune si riaprì la gente la fame più non patì.
Nella bandiera aggiunsero un forcone per ricordare a tutti che la povertà genera sempre un’insurrezione.
La scuola senza scolari
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- Scritto da Vincenzo Di Giacomo
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